Go Dugong
42Records
http://www.godugong.com
Go Dugong è il moniker di Giulio Fonseca, produttore e musicista piacentino di base a Milano. La sua carriera è un percorso che si snoda su più direzioni, come un prisma i cui tagli offrono varie prospettive da cui osservarne l’evoluzione. Porta la sua musica in giro per festival e venue in Italia e in Europa, in set dove la sua espressività multiforme trova libero sfogo, mescolando “ritmi carioca, boom bap, africanismi e bass music inglese” (To Be Pop).Partendo dal primo EP “White Sun” (2012, AMDISCS) che seduceva per i delicati flussi chillstep e passando per il 7’’ “Carry a Flag” (2013, Lebenstrasse), in cui la ricerca di una forma più pop nella quale incastonare i suoi ritmi gode del featuring di Life & Limb, l’EP “WAS” (2013, Lebenstrasse) colleziona numerosi feedback, ed è la release che porta Go Dugong ad affermarsi come uno dei migliori producer nati in Italia negli ultimi anni. “A Love Explosion” è il suo primo LP pubblicato in free download (2015, Fresh Yo!): dieci beat strumentali che sono un inno all’amore, ispirate alle melodie dei grandi compositori italiani, che spiazzano e colpiscono pubblico e critica.La sua ricerca continua in una direzione ancora più tribale e meticcia, un ponte che collega le differenti anime della metropoli in cui vive, Milano; il risultato è l’LP “Novanta” (2015, 42 Records/Fresh Yo!). “Novanta ” è un inno alla mescolanza, quella di stili e di etnie, culture, sapori, odori e musiche provenienti da ogni epoca e parte del mondo. Un concept album, come si diceva una volta, che parte dalla metropoli degli anni ‘10 – la “90” è una famosa linea circolare milanese che attraversa tutti i quartieri periferici della città – e fa il giro del mondo in dieci canzoni, passando per tutte le capitali del pianeta e cogliendone l’essenza più urban e contemporanea. Hip hop ed elettronica, quindi, su cui si innestano ritmi, lingue, strumenti e campioni provenienti da America Latina, Medio Oriente, Balcani, Africa e Asia; un collage a cui Go Dugong ha lavorato con la passione del collezionista e la meticolosità dell’artigiano. Il risultato è percorso da un’energia unica, l’energia di una vita globale che non si ferma mai. “A Love Explosion” e “Novanta” sono state inclusi nelle classifiche Best Album Of The Year dei principali magazines italiani.L’EP “(Indian) Furs” (2017, 42 Records/Fresh Yo!) è invece la prima di una serie di opere sonore basate sulla tecnica del field recording e realizzate esclusivamente con suoni registrati in una specifica zona del mondo. Il progetto prende il suo nome dalla copertura in pelliccia che viene applicata come protezione antivento sui microfoni, unitamente all’area in cui i suoni sono stati campionati: la prima parte è appunto l’India, dove l’artista ha viaggiato nell’estate 2016, tra i villaggi del Rajasthan, le rovine di Uttar Pradesh e le mangrovie del Kerala. “(Indian) Furs” è un altro sguardo sulle tradizioni musicali di tutto il mondo, che però sviscera individualmente volta per volta, registrando i suoni delle processioni religiose, le radio dei taxi, gli uccelli notturni. Il susseguirsi delle due ultime produzioni di Go Dugong evidenzia un rapporto di complementarietà, in cui il melting pot si contrappone alla specificità di una tradizione, e il paesaggio urbano a quello naturale; “Novanta” e “(Indian) Furs” testimoniano così un percorso sentito e razionale, di introspezione artistica quanto di approfondimento musicale. Nell’aprile 2017, insieme a Ckrono e prp, fonda la club night milanese Balera Favela, che in pochi mesi diventa una delle serate più “calde” della città partendo da un piccolo bar della Milano da bere degli anni ‘70 fino ad arrivare a sold out in venues come Santeria Social Club (Milano) e Combo (Firenze).In uscita a Marzo 2018 per 42 Records, anticipato dal singolo Vidita (uscito in collaborazione con l’etichetta belga Global Hybrid records), il nuovo album “Curaro”continua il viaggio iniziato con “Novanta” attraverso sonorità esotiche, passando dall’Africa all’America Latina, puntando sempre alla mescolanza e non sposando mai un genere predefinito. Se con Novanta il tema affrontato era quello del clash culturale metroplitano, questo album nasce con l’intento di scavare più a fondo per cercarne le radici. L’ispirazione nasce dalla fascinazione per delle prime civiltà, i cui miti e leggende sono inevitabilmente legati alla natura e all’universo; si generano così canzoni ispirate a credenze tribali, figure mitologiche, rituali ed esoterismo che, non a caso, hanno spesso riferimenti a divinità o civiltà superiori arrivate dallo spazio. Il risultato è di nuovo un ibrido di ritmi, stili e generi musicali: musica afro, andina e amazzonica, dub, psichedelia e cosmic si fondono con l’intento di raccontare un viaggio, concetto ormai leitmotiv della ricerca di Go Dugong.Go Dugong ha condiviso palchi con: Dengue Dengue Dengue, El Buho, Stereo Total, Populous, Clap Clap, Lorenzo BITW, Romare, Boogarins, Kondi Band, Branko, Mad Professor, Mo Kolours, Gold Panda, Sun Glitters, Com Truise, Ninos Du Brasil, Ata Kak, Debruit, Islam Chipsy, Felix La Band, Lapalux, Dj Khalab, Baths, The Gaslamp Killer, Blackbird Blackbird, Larry Gus, Four Tet, Jon Hopkins, Giraffage, XXYYXX, Slow Magic, Rafael Aragon, ecc.